Siamo noi stessi i limiti per i nostri sogni, al pari di quanto siamo noi stessi i geni che li potranno esaudire.

Roberta la Viola

Vuoi iniziare un percorso di miglioramento?

I contatti per prenotare o chiedere informazioni sono 377.53.63.173 o effettocoaching@gmail.com
La prima sessione è GRATUITA.

lunedì 2 marzo 2015

Indietro o avanti?

Tra le frasi che certamente ognuno di noi ha pronunciato, almeno una volta nella vita, c'è "se potessi tornare indietro".
Il seguito della frase può riguardare le più disparate soluzioni, scrivo soluzioni, in realtà l'impossibilità di tornare indietro ci dice che tali non possono essere.
Sarebbe più opportuno chiamarle occasioni mancate, o forse possibilità non considerate.

Il tempo, che strana dimensione, da secoli l'uomo ha cercato di misurarlo e tenerlo sotto controllo per orientarsi, da altrettanti anni si è fantasticato sulla possibilità di potercisi spostare a proprio piacimento, avanti e indietro, per poter modificare cose già accadute o per vedere quelle non ancora successe.

Come non ricordare la fantastica DeLorean di Ritorno al futuro?
Macchine del tempo e strumenti tecnologici non ancora in uso, ci hanno fatto fantasticare e continuano a farlo.
Così, se da un lato può essere interessante sognare di soluzioni utili a questo viaggio, dall'altro viviamo l'impossibilità di modificare ciò che non ci è piaciuto, ciò che abbiamo vissuto.




Allora credo sia importante ripensare quella famigerata frase e modificarla con un "se potessi andare avanti".
Avanti perchè mi serve spostarmi dal passato per raggiungere il presente.
Sì, perchè trovo inutile sforzarsi nel ripensamento di ciò che è stato, trovo inutile trovarsi a combattere qualcosa che non è qui ed ora.

Bisognerebbe guardare ciò che abbiamo di fronte, ciò che possiamo scegliere oggi.
Il rischio più grande è quello di collezionare altri momenti per i quali dire "se potessi tornare indietro", proprio perchè la distrazione del passato ci chiude gli occhi, nascondendo il presente.

Ognuno di noi sceglie per ciò che ritiene siano le possibilità a sua dispozione in quel dato momento, scelgo una cosa piuttosto che un'altra perchè ho la convinzione che sia la cosa migliore o l'unica possibile.
Quindi, perchè dannarsi nel modificare qualcosa che non c'è più, invece di concentrarsi su ciò che ho adesso, in questo preciso momento?

Guardo le possibilità che ho e scelgo per ciò che vedo.
Allora scelgo di andare avanti.

Ma cosa succede se ciò che vedo è nulla, nessuna possibilità o solo una?
La mia risposta è sintetizzabile in una parola: affrontare.

Questo post è dedicato a tutti, e soprattutto a chi rimane legato a qualcosa che non c'è più, suo malgrado, rinunciando alle mille possibilità che il presente gli sta donando.








Nessun commento:

Posta un commento

puoi contattarmi per prenotare la tua prima sessione gratuita.