Siamo noi stessi i limiti per i nostri sogni, al pari di quanto siamo noi stessi i geni che li potranno esaudire.

Roberta la Viola

Vuoi iniziare un percorso di miglioramento?

I contatti per prenotare o chiedere informazioni sono 377.53.63.173 o effettocoaching@gmail.com
La prima sessione è GRATUITA.

giovedì 22 maggio 2014

Uno, due e ... tre!

Capire di non essere "dei", capire che da genitori, così come da persone, non siamo invincibili.
Siamo vulnerabili, siamo alla ricerca della cosa giusta o sarebbe meglio dire della cosa migliore possibile.

Quando diventiamo genitori siamo esposti alle nostre mille contraddizioni, più che in altre circostanze, in altre situazioni, vestiamo il ruolo che noi stessi ci siamo assegnati, e spesso dimentichiamo di essere, prima di qualsiasi altro ruolo, delle persone.

Lavoro spesso con coppie che hanno intrapreso questo impegnativo percorso, quello della genitorialità.
Troppo spesso, le problematiche della coppia nascono dall'essersi dimenticati alcune verità basilari:
. la prima, è proprio quella di essere delle persone;
. la seconda, quella che, pur nella nostra individualità, siamo in coppia e non una coppia.

Dimenticarsi di essere una persona e ricordarsi solo del ruolo che si ricopre, significa dimenticarsi delle proprie esigenze, dei propri desideri, dei progetti che da tempo speriamo di realizzare.

Dimenticarsi di essere in coppia, significa non dedicarsi più il tempo necessario per confrontarsi, scoprirsi, conoscersi, litigare, discutere, amarsi, ...
Quando una terza vita si aggiunge alle due, che già esistevano, si è talmente concentrati e sorbiti dalle nuove esigenze che incombono, che si ha la sensazione di non vivere quasi più neanche per se stessi, figuriamoci per l'altro, ma si ha solo tempo e occhi ed energia per quell'esserino che è da poco giunto.

Eppure il mio invito è: ricordatevi che quell'esserino ha bisogno di voi, del vostro essere persona, del vostro essere in coppia, della vostra responsabilità di genitore neo-nato, ma anche di tutta la vostra energia.
Più questa sarà pulita, più quel piccolo extraterrestre godrà della vostra presenza.

E' certamente vero, avete meno tempo per vivervi personalmente e per vivere in coppia, allora giocate il gioco della qualità.
Quel tempo che ritaglierete per voi sarà poco, sì, ma può essere intenso, anche se ciò che deciderete di fare sarà bere un bicchiere di vino e chiacchierare.

So bene che qualche genitore potrà pensare "Magari! La fai facile."

In realtà, mi piacerebbe che ne vedeste la possibilità, che possiate concedervela.
Dipende da voi, e un pò anche da quel piccolo esserino che è entrato a pié pari nella vostra vita.
Ma vedrete che la godibilità della vostra energia "pulita", quella che rimetterete in campo, sarà splendida per chiunque entri in contatto con voi.

Domande:
. da quanto tempo non programmate un'uscita a due?
. Da quanto tempo non preparate una cenetta, anche casalinga, dove i protagonisti siano voi e il vostro compagno/a?
. Da quanto tempo non uscite con un amico o amica, per sentirvi che siete uno, prima di essere due e poi tre?

Non importa il numero dei giorni, mesi o anni incluso nelle vostre risposte, ciò che importa è:
per voi, il tempo riportato nelle vostre risposte, è troppo?

Allora è il momento di programmare qualcosa che vi aiuti a rigenerarvi.

In ogni caso, se il ruolo che avete deciso di ricoprire, quello del genitore, a volte vi sembra una sfida che al momento non state affrontando al meglio, vi consiglio un ottimo libro per confrontarvi e migliorarvi:


                                                    Buona lettura.

Nessun commento:

Posta un commento

puoi contattarmi per prenotare la tua prima sessione gratuita.